Irlanda, 30 tonalità di verde

“30 tonalità di verde”, questo la guida della Lonely Planet diceva che avremmo trovato in questo viaggio in Irlanda.
In realtà l’amore e la curiosità per questa terra è qualcosa che provavo da molto tempo.
Un viaggio, il primo in completa autonomia, sognato per anni. Organizzato nei minimi dettagli e in realtà poco o per niente legato al discorso fotografia, ma sognato solo per l’idea di girovagare per le terre Irlandesi.


Dublino, la capitale irlandese

Il viaggio per Dublino da Milano dura poco più di due ore. Appena arrivati e preso possesso della camera del B&B (soluzione ottima per viaggiare spendendo il giusto, in totale autonomia) nella periferia nord di Dublino, prendiamo l’autobus e subito in centro: prima fermata Temple Bar e i suoi abitanti 🙂


La vita da pub, uno dei simboli d’irlanda

La vita da pub è l’idea di Dublino e dell’Irlanda intera che ho sempre avuto. Soprattutto di quei pub folkloristici che si trovano fuori dalle grandi città, nelle campagne. E sono reali, e bellissimi. Uno più bello dell’altro.
Mi hanno sempre attratto, i pub, la birra (quella famosa, e le altre molto meno) e la musica tipica suonata quasi ogni sera, per lo meno fuori da Dublino.


Le porte irlandesi

Le porte d’Irlanda invece sono state una piacevole scoperta. Per tutto il tempo del viaggio abbiamo trovato porte colorate accoppiate o singole. Sia in Dublino che in giro per l’isola. Una cosa abbastanza caratteristica. Una stranezza che da noi ormai non si trova più.


Rocca di Cashel

Dopo una visita veloce a Glenadlough, provenienti direttamente dall’autonoleggio all’aeroporto di Dublino, ci ritroviamo prima per una sosta a Kilkenny e al suo castello e poi a Cashel per visitare la famosa rocca.
È il 15 di agosto, il tempo è pessimo e lo sarà per tutta il viaggio, tutti i locali sono chiusi e l’unico è un “ristorante italiano” e di quello ci dobbiamo accontentare. Cibo pessimo, non si poteva pensare diversamente.


Killarney

Il Parco Nazionale di Killarney è uno dei più estesi d’Irlanda, oltre ad essere il primo ad essere stato istituito. Una piccola cittadina caratteristica fa da porta di ingresso per il parco, pieno di colline e laghetti e cascate, come le cascate Torc.
Anche il castello di Ross fa parte del parco.
Si iniziano davvero a vedere tutte le sfumature del colore verde, già sulla strada fino a qui e ancora di più lungo le prossime tappe verso la contea di Kerry e la sua penisola.


Penisola di Dingle

La penisola di Dingle è una delle tante lingue di terra che formano la caratteristica forma “a mano” della costa ovest d’Irlanda, e risulta essere anche il punto più a ovest di tutta l’isola.
Qui l’Oceano Atlantico si fa molto presente, a volte anche prepotente e infatti ci accoglie con una bella tempesta prima, onde alte e lunghe (perfette per i surfisti) e dopo una mezz’oretta un bel cielo blu e uno dei pochi momenti di sole di tutto il viaggio.


scogliere di Moher

Ecco un altro posto che ho sognato per tanto tempo. Non dico che ho voluto fare questo viaggio solo per le alte Scogliere di Moher, a picco sul mare… ma quasi. Un posto favoloso, ovviamente preso d’assalto da turisti di qualsiasi tipo e da incoscenti che si scattano foto nei posti più pericolosi.
C’è un sentiero che costeggia il bordo delle scogliere e con un po’ di voglia si può anche arrivare ad essere quasi isolati 🙂


Doolin

Una delle ultime tappe del viaggio è Doolin, piccolo paesino caratteristico, affollato di turisti durante il giorno, quasi deserto di sera. Un pub solo, unico posto dove si poteva mangiare e bere e ascoltare musica.
Si è trasformato in breve tempo in uno dei miei luoghi visitati preferiti, sia per la violenza della tempesta che ci ha colpito sia per i colori che subito dopo hanno preso il posto delle nuvole nere!


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