Un viaggio veloce, 5 giorni in tutto in Cornovaglia, attraverso le lande più occidentali di Inghilterra.
Un ragazzo, una ragazza, un’auto e qualche fotografia.
Decollo verso la Cornovaglia
È quasi mezzogiorno di un torrido giorno di Agosto quando arriviamo finalmente all’aeroporto di Bergamo, pronti per decollare in direzione di Bristol.



Bude, la porta della Cornovaglia
Il primo ramo del nostro tour ci porta direttamente dall’aeroporto di Bristol a Bude, considerata la porta di ingresso a tutta la Cornovaglia.
Solo qualche giorno dopo scopriremo che quello a cui assistiamo in auto sulla noiosa M5 sarà il tramonto più bello di tutta la vacanza (metereologicamente parlando).
Arriviamo a Bude con il buio ormai e una volta sistemati nel nostro B&B, quindi la prima cosa da fare è cercare un pub per la nostra prima pinta di birra in Cornovaglia 🙂



Purtroppo il primo favoloso tramonto è passato. Ma siamo pronti per il resto della vacanza.
Boscastle
Per i prossimi due giorni faremo base a Newquay, ma prima di arrivarci ci fermiamo per un caffè a Boscastle. E sentiamo per la prima volta il profumo del Mare Celtico.





Bedruthan steps
Di tutta la Cornovaglia, una delle viste più iconiche è sicuramente Bedruthan Steps.
Una bellissima spiaggia sulla costa settentrionale, quella atlantica, non distante da Newquay. Un sentiero vi guiderà attraverso la bellissima vista a picco sul mare. Si può leggere di più su questo luogo su Wikipedia.
Questo è stato lo spot scelto per il primo giorno, il primo vero tramonto. Ed è stato un bel tramonto. Durante l’alta marea ricopre tutta la spiaggia e i faraglioni di pietra diventano delle piramidi che fuoriescono dal mare.
Lo spot classico è posizionato dall’alto della scogliera. È quasi d’obbligo l’alta marea, che però purtroppo sarebbe arrivata di notte, di conseguenza non si è trasformato nello scatto che avevo pianificato e che avevo in mente.
Ci sarà bisogno sicuramente di una nuova visita, magari in primavera inoltrata quando la parte alta delle scogliere si riempiono di piccoli fiori rosa.
Sicuramente però sono riuscito a realizzare una della mie foto preferite, che potete trovare nella galleria “Le mie favorite“.


Spiaggia di Holywell Bay
Holywell Bay è riconosciuto come uno dei luoghi più amati dai surfisti della Cornovaglia.
I nostri piani erano perfetti, nella nostra testa: arriviamo alla spiaggia, facciamo un sopralluogo per il tramonto, aspettiamo l’alta marea e dopo cena torniamo per la luce epica del tramonto.
Nella realtà l’unica andata come doveva è stata la cena al pub, all’aperto, con una bellissima serata. E un paio di buone pinte di birra durante l’ora d’oro.
Quella sera, al tramonto, non è arrivata una gran luce: un sottile banco di nuvole ha coperto la discesa del sole e l’alta marea era prevista un po’ troppo tardi rispetto alla luce del tramonto.




Faro di Godrevy
Il faro di Godrevy era una delle 2-3 locations che avevo studiato in anticipo prima della partenza per la Cornovaglia.
Godrevy è un bel faro bianco messo su una roccia a circa un centinaio di metri dalla costa. Ha bisogno di parecchie nuvole per regalare una scena drammatica durante il tramonto o l’alba. Anche in questo caso la frastagliata costa rende meglio con l’alta marea.
In pratica, un altro piano non riuscito… 🙁
La marea non si è presentata durante l’ora giusta come previsto e un altro banco di nuvole spesse in arrivo da nord-est ha reso tutta la scena molto piatta e senza luce.
In realtà non è comunque andata male: adesso ho ben due luoghi in mente per la prossima visita 🙂






St. Michael Mount
St. Michael Mount, uno strano posto. Una scala decisamente minore della controparte francese che è Mont Sain-Michel.
Con la bassa marea si può camminare i 10 minuti che separano la spiaggia dall’isolotto, ma bisogna stare attenti: nel giro di un’ora l’alta marea arriva e l’acqua può arrivare al collo, rendendo impossibile il rientro senza barca.


Land’s end, la fine delle terre e della Cornovaglia
Ci siamo lasciati il meglio per la fine della vacanza. Land’s End (o fine delle terre) è il luogo più a ovest di tutta l’Inghilterra e qui l’arco Enys Dodnan è la struttura più conosciuta.
Sfortunatamente ancora una volta il piano che avevo in mente è fallito dall’inizio alla fine. E sempre per colpa del meteo: un altro denso cumulo di nuvole medio alte è arrivato durante il tramonto, lasciando sull’orizzonte una striscia sottile di cielo sgombro e infuocato, mentre tutta la scena cadeva nell’ombra.
La marea non era prevista, non me l’aspettavo se non verso la tarda notte, però speravo che il mare arrivasse a coprire maggiormente le rocce affioranti nella parte inferiore della composizione che avevo scelto. Avere l’arco isolato dalla scogliera con tutto il mare intorno avrebbe reso molto meglio la scena.




